Giuntoli, torniamo a saper vendere!
Fondamentale sarà per il nuovo corso juve la capacità di piazzare bene gli esuberi ed evitare gli e(o)rrori del passato.
Se le difficoltà della Juventus in questi anni nel ricreare un progetto ambizioso e vincente si dovessero riassumere in un unico problema probabilmente non ci sarebbero dubbi: poca capacità di imporsi sul mercato sia in entrata che in uscita. Quante volte in questi anni abbiamo visto la Vecchia Signora strapagare un calciatore senza pensare molto alle conseguenze e piazzarne male altri (complici anche gli stipendi folli per convincerli ad arrivare a Torino-rinnovare)? Quante volte leggendo un comunicato di cessione abbiamo trovato condizioni molto più sfavorevoli per noi rispetto a quelle raccontateci durante le trattative? È arrivato il momento di invertire la tendenza, con il compito affidato a Cristiano Giuntoli che si ritroverà a lavorare su situazioni difficili lasciate dai suoi predecessori.
Citiamo solo uno dei casi più emblematici di gestione scellerata: Gonzalo Higuain, classe 1987, arrivato a Torino nell'estate del 2016 sotto pagamento della clausola rescissoria di 90 milioni (pagabili in due tranche) al Napoli; prime due stagioni memorabili per il Pipita sotto la mole, condite da giocate da numero 10 e reti da numero 9 come quelle indimenticabili contro l'inter a San siro o contro il suo passato al Maradona. La juventus però decide, nell'estate 2018, che bisogna fare un passo ancora più grande ed ingaggia dal Real Madrid il pluri pallone d'oro Cristiano Ronaldo riservandogli un ingaggio da 30M di euro a stagione (altra minusvalenza solo 3 anni dopo). Gonzalo inizia così un giro di prestiti che lo vede nella prima parte della stagione 18/19 al Milan, dove parte bene ma, essendo tanto forte quanto umorale, dopo un rigore sbagliato proprio contro la Juventus, ha un calo verticale di prestazioni, che lo vedono quindi raggiungere il suo mentore Sarri al Chelsea solo 6 mesi dopo l'approdo a Milano. Esperienza assolutamente incolore in Inghilterra per l'attaccante, che torna a Torino alla fine della stagione e, con l'arrivo proprio di Maurizio Sarri sulla panchina zebrata, punta i piedi e ci resta. Prima metà di stagione 19/20 con luci ed ombre, dove segna pur alternandosi con Dybala ma dopo lo scoppio della pandemia e la malattia della madre, quello che si vedrà in campo da Giugno ad Agosto 2020 sarà solo una controfigura. La juventus sarà cosi costretta ad agire con una rescissione consensuale con buonuscita a fine stagione, traendo una pesante minusvalenza pari a 18 milioni.
Sono diversi i calciatori che potrebbero rischiare di fare la stessa fine oggi in Juventus,uno su tutti per ammortamento e stipendio Arthur Melo, ma come detto in precedenza, sarà qui che il nuovo gruppo di lavoro di Madama dovrà dimostrare il suo valore, arricchendo l'organico con calciatori validi ma con costi sostenibili e in caso di necessità rivendibli e cercando di piazzare al meglio i calciatori fuori dal progetto tecnico e quelli con ingaggi sproporzionati al rendimento in campo (Rugani e Alex Sandro su tutti).
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