PSG-Juventus: Top&Flop
Sconfitta di misura che nasconde ancora troppe lacune
Top
Perin
Se non è finita in goleada il merito - complice la svogliatezza offensiva del secondo tempo di Neymar e Mbappé - è per gran parte suo, riconfermatosi per l'ennesima volta tra i “top” della rosa. Se da una parte questo risulta confortante in vista dell'assenza del titolare Szczesny, è tristemente emblematico della pochezza difensiva di questa squadra, che alla settima partita stagionale mostra ancora dei buchi nella retroguardia degni dei peggiori anni passati.
McKennie
Certo, non una partita per cui strapparsi i riccioli, ma entra e segna (ed è già una notizia per questa squadra), in più dà quel minimo di dinamismo al centrocampo bianconero, infiltrandosi tra le linee mettendo spesso in difficoltà la mediana parigina in evidente calo fisico.
Flop
Sarebbe facile dire “tutti gli altri”, perché chi più chi meno ha fornito una prestazione chiaramente non all'altezza: svogliati, lenti, incapaci di prendere una decisione e soprattutto immobili. Ne scelgo tre:
Cuadrado
Ala, terzino, o esterno di centrocampo, quest'anno il povero Juan non ha reso neanche la metà di quanto faceva gli scorsi anni. Un'altra prova mediocre e nervosa del colombiano che non sembra garantire solidità difensiva e non fornisce nemmeno soluzioni valide in fase offensiva, se si esclude il gran cross del primo tempo, ormai unica freccia al suo arco.
Bonucci & Bremer
Il risultato finale non rende l'idea della brutta serata della coppia difensiva titolare: Bremer costantemente fuori tempo non riesce mai a far valere la sua tracotanza fisica in mezzo ai folletti parigini e Bonucci, con l'attenuante della condizione fisica, sembra un pesce fuor d'acqua ogni volta che il Paris si presenta alla trequarti; ci si aspetterebbe di più da lui quantomeno in fase d'impostazione, ma oggi neanche le sue doti da regista difensivo sono mai emerse. Rimandati.
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