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LB Roundtable - Vetta solitaria e prospettive europee

5 opinionisti, 5 domande sull’attualità del mondo Juve. Protagonisti di questa roundtable sono Riccardo ManeraGiovanni Distante (il nostro amato Kun), Michael CrisciMatteo Saverio Cacciola e Luca Ruberto. Il tema? Lo status di forma dei bianconeri, sempre più capolisti in solitaria dopo la vittoria ai danni del Napoli di Ancelotti. Le prospettive europee di questa squadra, l’inserimento di Ronaldo ed Emre Can nello spartito di Allegri…e una succosa previsione sui rivali del girone H: il Manchester United.

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Sette su sette in campionato, punteggio pieno. Una vittoria convincente a Valencia in Champions League in inferiorità numerica. Le altre big d'Europa (chi più, chi meno) devono fronteggiare i loro problemi. Oggi la Juventus è la squadra più forte d'Europa?

Giovanni Distante:  Per me la più forte resta sempre il Real Madrid nonostante l'ultimo periodo di appannamento. Sicuramente però al momento siamo la Big più in forma d'Europa.

Riccardo Manera:  Se non la più forte, al momento la più in forma. Dal punto di vista mentale, fisico e di organizzazione. La voglia di aggredire le partite che si sta vedendo in queste ultime uscite è segnale di un (forse) definitivo upgrade generale.

Michael Crisci:  Premesso che essere i più in forma adesso non conta nulla, penso che la Juve non sia ancora al suo zenit stagionale. Esattamente come le altre. Un po’ il calendario e un po’ l'effetto Ronaldo (non nascondiamoci, anche inconsciamente, fa dare quel quid in più), hanno portato la Juve a fare bottino pieno. Di questa squadra stupisce moltissimo l'attuale capacità di sopperire a squalifiche e infortuni. Martedì giocheremo la prima gara senza CR7 dall'inizio, sarà un test importante per capire se la Juve riuscirà sin dal primo minuto a sopperire all'assenza del portoghese.

Matteo Saverio Cacciola:  Lo può diventare continuando su questa strada e dando un seguito alle prestazioni. C’è da dire che la differenza in Italia è tanta e soprattutto rispetto all’anno scorso siamo molto più consapevoli e abbiamo CR7.

Luca Ruberto:  Mi sbilancio e dico di sì. Al di là delle 8 vittorie, la Juve contro il Napoli ha dimostrato tutta la sua superiorità, ribaltando senza neanche troppa fatica una partita importante. Grazie all’aggiunta di Ronaldo ad una squadra già forte, secondo me la Juve ha azzerato il gap con le altre big, diventando così la favorita per la vittoria della Champions.

 

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I primi gol (Sassuolo e Frosinone) e la prima prestazione maiuscola in un big match. Siamo già diventati la squadra di Ronaldo o ci sono addirittura dei margini di miglioramento?

Giovanni Distante: Ieri si è intravista per  la prima volta la leadership di CR7, capace di caricarsi la squadra sulle spalle e trascinarla alla vittoria. E siamo solo all'inizio, ci sono ancora ampi margini di miglioramento.                                                                                     

Riccardo Manera:  Indubbiamente Ronaldo si carica la squadra sulle spalle e la trascina. Il dialogo coi compagni diventa sempre più positivo. Nonostante ciò, ci sono ampi margini di miglioramento, soprattutto in quanto a conoscenza dei suoi movimenti e concretezza.

Michael Crisci:  Atleticamente Cristiano Ronaldo è sempre lo stesso; lui ha una capacità oramai scientifica di gestirsi, dunque si può affermare che ad ora non si ancora sia visto il miglior CR7, quantomeno non la macchina perfetta madrilena, che, nelle sue intenzioni, si paleserà nel 2019. Le problematiche di integrazione si sono espresse ampiamente nelle prime partite; moltissime le giocate forzate, intesa coi compagni da affinare. Ancora oggi. Ieri, probabilmente, per la prima volta il portoghese si è assunto la leadership emotiva della squadra, prendendosela in spalla e tirandola fuori dalle secche di un inizio di partita a dir poco problematico. Emblematica l'esultanza al gol del pareggio, quando tutti, goal scorer Mandzukic compreso, sono corsi ad abbracciarlo. Il bello deve ancora venire, su questo non vi è dubbio alcuno.

Matteo Saverio Cacciola:  È normale, secondo me, che un giocatore di quella caratura tecnica, di quello spessore, diventi di conseguenza un leader… Ronaldo determina come pochi e quando devi percorrere una strada piena di insidie e hai a disposizione una guida che è arrivata sempre a destinazione, la segui ad occhi chiusi.

Luca Ruberto:  Secondo me siamo solo all’inizio. Ronaldo ieri ha fatto una partita devastante senza neanche segnare, mettendosi al servizio della squadra, e quando entrerà in modalità Ronaldo di Champions, ne vedremo delle belle.

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Qualche errore di troppo (Chievo, Napoli) e qualche buona prestazione. Qual è il vostro giudizio sul “nuovo” Bonucci bianconero?

Giovanni Distante:  Dovessi dare un voto da 1 a 10 al momento gli darei un 5,5, troppi errori che ci son costati già qualche gol di troppo.                                                                            

Riccardo Manera:  Giudizio sicuramente sufficiente. Gli errori difensivi sono bilanciati dall'avvento della qualità nella gestione della palla e dalla possibilità di uscire puliti dalla nostra area. Gli errori in sé sono dovuti a problemi che Bonucci ha sempre avuto e che non ha mai migliorato. Ha comunque dimostrato sicurezza a Valencia e anche ieri dopo l'errore del gol, a mio giudizio ha fatto una buona partita.

Michael Crisci: Di Bonucci mi infastidisce l'aurea di retorica, figlia di un contrasto estivo tra due correnti di pensiero sul suo ritorno; che l'inizio stagionale sia stato al di sotto delle attese appare palese; 4 gol su 5 derivano da suoi errori abbastanza pacchiani. In Italia le sue defaillance sono bypassabili, bisognerà sperare che la Juve non paghi eccessivamente dazio in campo europeo. Non mi aspetto una crescita da questo punto di vista, Bonucci è questo, e ce lo terremo coi suoi pregi e i suoi difetti.

Matteo Saverio Cacciola: Se qualcuno pensa che Bonucci sia stato preso per difendere, alzo le mani. Bonucci ricopre un ruolo diverso rispetto ad un Chiellini (marcatore, difensore puro) o rispetto a Benatia, che ha anche lui svarioni difensivi da non sottovalutare. Per me quest’anno non deve essere la difesa il punto cardine, la nostra forza è 70m più in su. Bonucci non è un grande marcatore, ma ha anche dei difetti.

Luca Ruberto:  L’annata al Milan e queste prime 8 partite hanno messo in evidenza tutti i limiti di Bonucci difensore, con gli errori che iniziano ad essere un po’ troppi. Deve lavorare molto sotto questo aspetto, mentre in fase di costruzione è il solito Bonny che conosciamo.

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La conformazione con 3 centrocampisti è lo schieramento più usato da Allegri in quest'inizio di stagione. Ritenete questo il vestito migliore per la Juventus del 2018-19? Ma soprattutto: Emre Can si sta rivelando il vero valore aggiunto?

Giovanni Distante:  Se Emre Can continua a crescere come ha dimostrato ultimamente io credo che vedremo spesso anche il modulo con 2 centrocampisti con lui e Pjanic.

Riccardo Manera:  Senza dubbio è lo schieramento che regala più equilibrio e qualità. Su tutti spicca Matuidi, che nonostante il mondiale è in una forma smagliante e che garantisce recupero di palloni fondamentali e anche proposizione offensiva (nonostante non sia di livello tecnico eccelso), con 2 gol già a segno. Pjanic ad oggi altalenante, ma tecnicamente e qualitativamente non si discute. Questo modulo poi gli da possibilità di alternarsi con Emre Can davanti alla difesa, riportandolo dunque in un ruolo più vicino alla porta. Emre Can che invece garantisce polmoni,  tecnica e fisicità, tutto quello che non si è visto con l'ultimo Khedira. Se affina anche il tiro, qualità che ha sempre avuto, può diventare un giocatore fondamentale.

Michael Crisci:  Penso che il centrocampo a 3 sarà la formula favorita da Allegri, ma dipende da quanta importanza assumerà Dybala durante la stagione; Allegri sta cercando in tutti i modi di inserire l'argentino in un contesto che preveda la sua presenza e il centrocampo a 3 contemporaneamente. Dovesse non riuscire l'esperimento, e dovesse al contempo essere ritenuto indispensabile Dybala, il 4-2-3-1 o il 4-4-2 potrebbero diventare i moduli prescelti. Emre Can non è al 100%, ma ha doti da game changer; fisicamente imponente, abile incursore, può giocare sia a 2 che a 3. Qualora si imponesse, uno tra Khedira e Matuidi potrebbe pagare pegno. Chi vivrà vedrà.

Matteo Saverio Cacciola:  Personalmente ho seguito Can dall’anno scorso, quando le voci lo hanno accostato alla Juve. Personalità e corsa, ma anche senso della posizione e forza fisica. Molti lo paragonano a Khedira, forse per le movenze, ma penso che sia un giocatore totalmente diverso da Sami, molto più aggressivo, molto più di rottura, con grandi margini di miglioramento, per divenire un top in quel ruolo. Giocatore che ci serviva come il pane.

Luca Ruberto: Sicuramente il centrocampo a 3 è quello che dà maggiore equilibrio alla squadra, però non mi sorprenderei di vedere la Juve con un 4231 per poter schierare più qualità davanti. E per quanto riguarda Emre Can, sì, per me è il vero valore aggiunto di questo centrocampo, molto più solido dell’ultimo Khedira.

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23 Ottobre: la Juventus sfiderà il Manchester United nello storico impianto di Old Trafford. Chi sarà l'allenatore dei Red Devils?

Giovanni Distante:  Spero Mourinho ma credo che sarà difficilissimo vederlo in panchina contro di noi. Sul suo sostituto non saprei, magari un traghettatore alla Giggs, Zidane lo vedo più da noi l'anno prossimo.

Riccardo Manera:  Credo e mi auguro che sia ancora José Mourinho. In caso di esonero, penso sia Conte il suo sostituto.

Michael Crisci:  Credo che ad ottobre difficilmente l'allenatore dello United parlerà portoghese. Detto questo, in ogni caso, sarà una gara difficile. Certo, sarebbe meglio incontrare uno United disunito piuttosto che ricompattato. In ogni caso, pensiamo a noi. Questa Juve può battere anche il miglior Manchester United. Ma prima battiamo lo Young Boys.

Matteo Saverio Cacciola:  Chiunque sia, siamo più forti per me. In questo momento, lo United, è tutto fuorché una squadra. Sappiamo che nel calcio gli esoneri e i cambi di guida tecnica. A volte portano stimoli e motivazioni differenti, quindi spero di sfidare Mourinho, ma anche se ci fosse per esempio Zizou, bisogna andare li per vincere.

Luca Ruberto: Se martedì perde, probabilmente non Mourinho, altrimenti credo che ci sarà contro di noi in panchina. Dopo non credo…

Sperando che questo periodo magico possa continuare, vi diamo appuntamento alla prossima Roundtable!


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