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Milan-Juventus 1-3: Top&Flop

3 punti fondamentali

Scritto da Andrea Palmisciano  | 

 

Top

Chiesa

Come nella maggior parte delle partite precedenti, risulta tra i più attivi, pronto a dare ampiezza quando necessario così come a tagliare in mezzo quando ne ha l'occasione. I primi 20' fa letteralmente impazzire Theo Hernandez, e non si dica che il terzino del Milan sia carente in fase difensiva, perché fino a questo momento, proprio dal punto di vista difensivo, erano stati pochi i giocatori ad averlo messo in difficoltà in questo campionato. Bravo a tagliare in mezzo in occasione del primo gol, sfruttando la giocata di Dybala, ma anche a stare largo a destra quando lo stesso argentino riceve sulla trequarti e lo trova libero; fa un gol pazzesco, con quello che dovrebbe essere il piede debole.

Dybala

La squadra non coinvolge gli attaccanti nella manovra, andando più a fiammate, ma nonostante questo, Paulo si fa vedere più volte tra le linee, dando il via a parecchie azioni offensive. Ci delizia con una giocata tanto bella da vedere quanto efficace per il gol di Chiesa, rivelandosi - come ogni anno - un vero incubo per Romagnoli. Anche sul secondo gol è bravo e lucido a trovare Chiesa libero.

McKennie & Kulusevski

Entrato finalmente bene, lo svedese si rende protagonista di brucianti accelerazioni che lasciano sul posto i difensori avversari, come in occasione dell'assist per Mckennie, un altro che riesce in pochi minuti ad avere un impatto devastante sulla partita. Entra, e ha subito un'occasione nitida per battere Donnarumma, preludio al gol che arriverà poco dopo.

Szczesny

Il Milan tira parecchio, specie dalla distanza. Il portiere polacco mostra una grande sicurezza in tutte le occasioni, sia sui tiri dal limite - tutt'altro che banale la parata su Dalot - che su quelli ravvicinati come le occasioni di Leao e di Castillejo. Sicurezza.

Flop

Ronaldo

Evanescente per tutta la gara, spesso troppo defilato sulla sinistra, mai un attacco in profondità quando Dybala riceve palla tra le linee. Partita no.

Ramsey

Soffre maledettamente le partite ad alta intensità. Spesso in difficoltà su Dalot e Calhanoglu, regala qualche pallone di troppo che poteva costare caro. Non brilla in fase offensiva.

Bentancur & Rabiot

Entrambi, specie il francese, crescono nel secondo tempo, quando il Milan non ne ha più e può far valere le sue accelerazioni. Tuttavia, per buona parte della gara, risultano spesso confusionari e molli, tanto da non riuscire a prendere in mano la gara neanche contro un Milan senza centrocampisti. Bentancur sbaglia troppo in uscita, e con un po' di precisione in più da parte del Milan potevano essere dolori. Non fanno respirare la squadra palleggiando, e se Rabiot pare non averlo nelle proprie corde, da Bentancur è lecito aspettarselo anche contro avversari di livello.


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