Mauro Icardi-Juve: perchè no
Per un mercato che non ragiona solo per occasioni
Faccio una premessa come ha fatto il mio amico Stefano: non ho nulla contro Mauro Icardi. Penso sia uno degli attaccanti più forti del panorama europeo, credo che nonostante il circo che sta attorno al suo nome sia anche un professionista di gran livello.
Il mio rifiuto al suo acquisto non è motivato da ipotetiche problematiche che si possono creare nello spogliatoio o per siparietti televisivi della domenica sera a Tiki Taka (colgo l'occasione per offrire piena solidarietà per gli spettatori di Tiki Taka, non è facile guardare un programma nel quale il calcio è solo contorno fumettistico, vi capisco).
Anche perchè diciamocelo: se la cultura di una squadra viene minata da un singolo giocatore o dalla moglie-procuratrice del suddetto ci sono due eventualità:
- Il gruppo è già marcio di suo quindi non ha già senso parlare di cultura di quella squadra
- Società e allenatore non hanno fatto la loro parte.
Non credo che il matrimonio Icardi-Juventus possa distruggere un gruppo formato principalmente da grandi professionisti con un'etica del lavoro impeccabile.
Quello che non capisco è il cosiddetto fit tecnico tra il calcio di Sarri e Mauro Icardi, nella misura in cui c'è uno spazio da dividere e convidivedere con Cristiano Ronaldo e molto probabilmente con Paulo Dybala.
Nel suo pezzo Stefano mi fa notare che l'idea di Allegri di schierare un uomo d'area per sfruttare CR7 da sinistra non era così malsana, solo che Mandzukic negli ultimi anni è diventato tutto tranne che un uomo d'area. Questa è stata una delle problematiche più evidenti della passata stagione.
Io posso anche essere d'accordo con lui, abbiamo visto il rendimento di Cristiano Ronaldo nel Real Madrid con Benzema a fare da boa. Numeri fantascientifici e trofei europei a profusinone.
C'è un piccolo problema: il tassametro di Cristiano scorre anche per lui e la sua carta d'identità dice 5 Febbraio 1985.
Nonostante stiamo parlando chiaramente di un cyborg credo che sia arrivato anche per lui il momento di essere centellinato non solo del corso della stagione,ma anche nel corso di una singola partita. Considerando le doti da centravanti fenomenale che il nostro portoghese ha sviluppato nel corso degli ultimi anni, reiventandosi dopo gli anni da ala sinistra al Manchester United, penso che nel calcio di Sarri sia lui il prototipo di attaccante perfetto, attaccante moderno. Il vero numero 9 da sfruttare.
La nostra percezione di quest'ultimo anno è molto errata: ultimamente abbiamo visto Cristiano far gol solo di testa. Usato come Oliver Bierhoff dei tempi belli causa un calcio scheletrico, monocorde che si sviluppava prevalentemente sulle zone laterali del campo.
Ma Ronaldo non è solo questo, la Juve non sarà (solo) questa: il nostro parco centrocampisti ha aumentato il tasso tecnico e fisico grazie a Rabiot e Ramsey. La nostra manovra di gioco sarà molto più ragionata, palleggiata e passerà spesso per vie centrali sfruttando le doti di inserimento dei nostri centrocampisti.
In tutto questo il compito degli attaccanti (saranno 2 o 3? questa è la vera domanda) non sarà schematizzato all'ossesso ma vedrà molte più giocate studiate e riprovate più volte in allenamento.
In questo tipo di modello calcistico mi aspetto molti gol facili da parte di Cristiano Ronaldo: gol da rapinatore d'area e gol che vengono da azioni molto più calibrate. Non il Ronaldo che ha solo 2-3 occasioni da gol nel corso di una partita come lo scorso anno.
Siamo sicuri che Icardi sia il partner perfetto per questo tipo di proposta calcistica? C'è davvero bisogno di un secondo attaccante centrale?
Oltre a rubare dello spazio e impegnare la difesa avversaria solo con la sua presenza da killer, Icardi il giocatore perfetto per dialogare costantemente con i centrocampisti e con Ronado stesso?
Non sto dicendo che non sia in grado di farlo, ma che non è la sua dote principale. Questo tipo di caratteristiche le intravedo molto di più in Paulo Dybala (una perfetta seconda punta, non un tuttocampista) che in Mauro Icardi.
Quindi io capisco anche il punto di vista di Paratici: l'occasione economica è ghiotta, il giocatore è forte, il prezzo oggi è davvero conveniente. Ma penso anche che bisogna smettere di ragionare, come spesso la Juve ha fatto negli ultimi anni, per occasioni e guardare di più alla funzionalità di un calciatore.
Pensare a quello che manca a questa squadra e colmare le caselle vuote piuttosto che fare una spesa abbondante e dare un compito impossibile all'allenatore di turno, chiamato a mettere insieme più elementi spesso sono poco compatibili tra di loro.
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