Thiago non ci induce nella tentazione
L’infortunio di Bremer apre nuovi scenari per la Juventus, ma servono?
La stupenda vittoria ottenuta mercoledì sera alla Red Bull Arena di Lipsia ha portato con sé una brutta tegola. Nei primi minuti, infatti, Gleison Bremer in uno scontro di gioco con Openda ha riportato la lesione del legamento crociato del ginocchio sinistro. A causa di questo brutto infortunio il centrale brasiliano sarà ai box fino alla fine della stagione. Sin da subito i giornali non hanno perso tempo ed hanno inondato sia le loro prime pagine che i loro siti di possibili svincolati che potrebbero far comodo alla Juventus nell’immediato. Non bisogna nascondersi: Bremer è uno dei tre (stando molto bassi) giocatori più importanti nella rosa bianconera ed è probabilmente il centrale di difesa più forte del campionato. Partendo da queste premesse è evidente che sostituirlo sia difficile, o meglio, praticamente impossibile.
Nella giornata di ieri è impazzito per i social il nome di Sergio Ramos. È bene, però, subito fare due precisazioni: la prima è che ha 38 anni e la seconda è che prenderlo ora ad inizio ottobre significherebbe doverlo anche ri-atletizzare considerato che quest’estate non ha fatto preparazione con qualche squadra. È inverosimile, poi, credere che Cristiano Giuntoli e Thiago Motta possano rifugiarsi in un nome “facile” o in uno svincolato. Le prime partite di campionato e le prime scelte di formazione del tecnico italo-brasiliano l’hanno già dimostrato. Da inizio campionato hanno già esordito ben quattro ragazzi provenienti dalla Next Gen: Nicolò Savona, Jonas Rouhi, Samuel Mbangula e Lorenzo Anghelé. Quest’ultimo non sarà nella rotazione di Thiago anche nelle prossime partite, ma i primi tre citati lo saranno. Specie da Savona e Rouhi ora ci si aspetterà di più in quanto potranno essere due giocatori che troveranno più spazio a causa dell’infortunio di Bremer. Non giocheranno da centrali di difesa ovviamente, ma Savona sarà importante perché permetterà a Kalulu di giocare come centrale di difesa e non sulla corsia di destra, mentre lo svedese giocando a sinistra potrebbe far tornare Cambiaso nel ruolo di terzino destro, in modo che Kalulu e Gatti possano comporre la coppia di difensori centrali.
Ammetto che potrebbe essere un discorso un po' confusionario, ma il senso di fondo c'è. L'ha confermato nella giornata di ieri anche Romeo Agresti: “ La Juventus, ad oggi, non valuta la possibilità di tesserare calciatori svincolati. Si osservano profili, eventualmente, per il mercato di gennaio”. È la scelta corretta. Non vi aspettate che Giuntoli si rifugi nell'usato sicuro o che scelga la soluzione facile ad un problema difficile, anche perché non esiste. Soprattutto, non aspettatevi che l'attuale DS della Juventus consegni a Motta un profilo ultratrentenne ormai praticamente una fine carriera solo perché ha esperienza, chiunque esso sia. Non è il modo che ha Giuntoli di lavorare e non è nemmeno quello di Thiago Motta. Aspettatevi piuttosto che a gennaio la Juventus si fiondi sul mercato di riparazione alla ricerca di un profilo che possa aiutare la squadra e che soprattutto si sposi bene con le idee di gioco dell'ex tecnico del Bologna. È molto più verosimile, e per certi versi anche sensato, che Thiago scelga di promuovere un ragazzo dalla Next Gen come ha già fatto nelle prime giornate, magari un Pedro Felipe, sempre per rimanere in tema Brasile, o l’austriaco David Puczka.
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