The ego game
Cosa fare con Cristiano Ronaldo
Ronaldo non è più il giocatore più forte del mondo (se mai lo sia stato). Ultimamente non è nemmeno il giocatore più forte / performante della rosa. Oltre le prestazioni sul campo, sono mancati anche i gol (e non solo per colpa della produzione offensiva della squadra).
In questa particolare situazione, è giusto chiudere gli occhi, continuare a venerarlo come un dio, inventare giustificazioni? Trattarlo come un giocatore qualsiasi potrebbe comunque non essere la strategia migliore? È come quando il tuo figlio di 6 anni ti mostra un disegnino orribile, ma devi comunque incoraggiarlo.
Gli espertoni di economia aziendale ti direbbero che il gioco non vale la candela.
"Iniziare una ‘guerra" con Cristiano porta con se un rischio enorme. La Juve ha infatti basato la sua strategia di crescita sul campione portoghese. Ha fatto uno sforzo enorme e ora aspetta a raccogliere i veri frutti (che pian piano stanno arrivando).
Ma cosa succederebbe se improvvisamente Ronaldo chiedesse la cessione? Ci sarebbe il rischio di frenare la crescita, e di fatto spezzare i sogni della Juve di raggiungere in poco tempo (a mio parere in modo un po’ forzato) le altre big del calcio mondiale. E se questo fosse veramente l’ultimo treno per tentare la salita sul gotha del calcio (in termini di marketing e ricavi commerciali)?
Personalmente provo solo antipatia verso una persona cosi sensibile e dipendente da una costante e incondizionata nutrizione del proprio ego. Potrei digerirlo (anche facilmente) se fosse giustificato con le prestazioni, ma purtroppo ultimamente non è questo il caso.
Parlando strettamente di campo: Ronaldo per la Juventus non ha fatto niente di tanto eccezionale per meritarsi un trattamento coi guanti. Quello che ha vinto altrove non mi interessa. Se vogliamo essere una bacheca per i trofei altrui potremmo assumere anche Ancelotti come allenatore, dato che in carriera ha vinto ben tre Champions.
Oltretutto io credo che un segnale del genere (la sostituzione al 50esimo), potrebbe portare benefici ad una squadra che ultimamente pare soffrire soprattutto sul piano mentale. L’allenatore si mette in una posizione di forza togliendo il giocatore più potente, dando anche un messaggio agli altri giocatori: il posto in campo non appartiene per diritto ma si deve guadagnare.
La società ha tentato l’all-in, purtroppo su un giocatore in età già avanzata (anche perchè di alternative c'è n’erano poche) . Una strategia coraggiosa ma che ahimè necessita di un po’ di teatro. Bisogna spesso chiudere gli occhi, far finta che Cristiano possa ancora dribblare, tirare bene le punizioni, che sia ancora un cecchino sotto porta, l’uomo più bello ed intelligente del mondo. Tutto questo nella speranza che un giorno non lontano, questi ‘sacrifici’ verranno ripagati, diventando dunque un club veramente potente e globale.
Le reprimende spero ci saranno ancora. Probabilmente succederanno solo sporadicamente e in modo molto velato. Bisogna accontentarsi, io le aspetterò e sinceramente me le godrò.
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