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Pagelle Hellas Verona-Juventus: Vlahovic leader positivo, bentornato Manuel

I voti di Hellas Verona-Juventus

Scritto da Edoardo Viglione  | 

Rispetto ad una settimana fa è cambiato l’avversario, ma non il risultato. La Juventus passa a Verona con un perentorio 3-0 ed ottiene la sua seconda vittoria in altrettante giornate. Confermate le buone sensazioni dell’esordio ora non bisogna sentirsi invincibili, ma nemmeno tarpare le ali dell’entusiasmo.

MICHELE DI GREGORIO 6.5: come alla prima giornata il Digre non è chiamato ad interventi particolari, ma quando sul finale Tengstedt ci prova da distanza ravvicinata lui risponde presente.

NICOLÒ SAVONA 7.5: esordio da titolare e gol, come nelle favole. Thiago gli dà fiducia e lui la ripaga, attento in fase difensiva e propositivo in quella offensiva. Domina a destra, gli viene annullato un gol per fuorigioco al 23’, ma poi prima dell’intervallo trova la gioia personale concludendo di testa l’azione che lui stesso aveva iniziato. (dal 77’ PIERRE KALULU 6: entra a partita già conclusa, primo quarto d’ora e prima “sgambata” in maglia bianconera)

GLEISON BREMER 7: decisamente migliorato e più attento rispetto al Como. Meno errori in fase d’impostazione, sta rientrando nella sua condizione.

FEDERICO GATTI 7: uno dei giocatori più “reinventati” da Motta. È tranquillo quando ha il pallone tra i piedi e non si lascia andare a leggerezze in fase difensiva. Premiato per la seconda volta consecutiva con la fascia da capitano. (dal 85’ DANILO s.v.)

JUAN CABAL 7: per lui era doppiamente importante questa partita dato che affrontava la squadra che l’ha lanciato nel massimo campionato italiano. Insieme a Mbangula giganteggia sulla fascia sinistra e fa anche iniziare l’azione che porta al rigore del 3-0. (dal 77’ JONAS ROUHI 6: entra ordinato, potrebbe avere spazio quando il calendario sarà ancora più fitto)

MANUEL LOCATELLI 7.5: bentornato Manuel. Completamente rivitalizzato, verticalizza ed amministra in mezzo al campo. Sfiora il gol dell’1-0 e poi lo crea andando con la sua ottima pressione alta a togliere il pallone dai piedi di Duda.

NICOLÒ FAGIOLI 6.5: gara ordinata senza particolari lampi, dopo la stagione difficile dello scorso anno ha bisogno di minuti per tornare in condizione. È sulla strada giusta.

ANDREA CAMBIASO 7: guardando la Juventus ti chiedi se abbia il dono dell’ubiquità. Lo vedi ovunque, a destra, a sinistra o in mezzo al campo. Giocatore semplicemente totale. Il 2-0 nasce anche grazie ad un suo filtrante perfetto che trova Mbangula, in quel momento Cambiaso stava facendo praticamente il trequartista. (dall’85’ LORENZO ANGHELÉ S.V.)

KENAN YILDIZ 7: qualche errore in più rispetto al Como, ma la sua gara è comunque più che positiva. Eccellenti i tempi in cui serve Vlahovic sull’1-0, la sensazione è sempre quella che capisca già prima la giocata da fare.

SAMUEL MBANGULA 7.5: seconda presenza consecutiva da titolare e gioca già con grandissima naturalezza. Completamente imprendibile per la difesa scaligera, effettua l’assist a Savona e conquista il rigore che porta al 3-0. Ora che il mercato ha portato gli esterni potrebbe continuare a trovare spazio, anche a gara in corso sarebbe un’arma clamorosa grazie alla sua rapidità. (dal 69’ DOUGLAS LUIZ 6: entra a risultato già acquisito, durante la sosta potrà lavorare con Thiago ed entrare nella miglior condizione possibile)

DUSAN VLAHOVIC 8: se bisogna assegnare la palma di MVP è giusto darla all’attaccante serbo. Ne segna due, ma non sono solo le reti a rendere grandiosa la sua prestazione. Dusan è meno nervoso, più attento e più propenso ad aiutare la squadra. Motta l’ha definito un “leader positivo nel gruppo”.

THIAGO MOTTA 8: voto alto, altissimo, ma la Juventus vista nelle prime due giornate è la sua. Verticalizzazioni, pressing ordinato e tanto entusiasmo. Ha coraggio di lanciare i giovani e di dargli fiducia anche a scapito di giocatori più affermati. Non è solo una questione tecnica o tattica, Thiago ha colpito anche dal punto di vista umano. I momenti difficili arriveranno e le partite non saranno semplici come queste prime due, ma la fiducia è incrollabile.


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