Lazio-Juventus: Top&Flop
Una buona Juve beffata nel finale
Top
Morata
Non timbra il cartellino, ma è costantemente coinvolto nel gioco della squadra. I compagni lo cercano molto, lui risponde presente in quasi tutte le situazioni di gioco. Controlla molti palloni spalle alla porta, li smista con intelligenza e precisione, e si rende protagonista di accelerazioni brucianti che non si concretizzano in gol per scelte sbagliate dei compagni. È un giocatore non solo ritrovato, ma più maturo e completo rispetto alle precedenti stagioni. Difficilmente una Juve così votata al contropiede, brava più ad attaccare in transizione che col possesso ragionato, potrà fare a meno di Alvaro.
Rabiot
Finalmente una prestazione più che convincente, ma anche coraggiosa e piena di spunti interessanti per quello che, ad oggi, pare essere il centrocampista più in forma fisicamente. Il diverso modo di giocare, più votato a una difesa posizionale e maggiori ripartenze, esalta le qualità sul lungo di Adrien, che intercetta e parte in campo aperto dando il via a parecchi contropiedi pericolosi.
Cuadrado
Continua a funzionare la classica azione dove trova il fondo e serve il pallone in mezzo per Morata o Ronaldo. In generale, è uno dei giocatori più cercati dalla squadra, che pare avere poche fonti di gioco e trova nel colombiano un giocatore che, nel bene e nel male, non si nasconde, si fa dare palla e la gioca sempre. È impeccabile pure in fase difensiva, tranne nel finale dove ha colpe sul mancato raddoppio di marcatura, colpe che però commettono in parecchi.
Danilo
Altra prestazione solida del terzino ex Manchester City. Bravo nella gestione del pallone, ottimo in marcatura. Difficilmente uscirà dall'XI titolare, proprio per come riesce a interpretare il ruolo, andando spesso a fare il centrocampista durante le fasi della partita, un po' come fanno da anni i centrali dell'Atalanta di Gasperini.
Flop
Dybala
Cominciano ad essere tante le uscite a vuoto del 10 bianconero. Sia chiaro, non gli do la colpa della sconfitta perché sono in 4 a sbagliare in quella circostanza, è il suo ingresso in campo, come nelle precedenti partite, ad essere poco convincente. Sembra non avere spunto, ma ormai credo che il problema sia più mentale che fisico. La Juve, inoltre, ha un modo di giocare che poco si sposa con le sue caratteristiche; la squadra di Pirlo, infatti, ama attaccare in spazi ampi, andando spesso in verticale o risalendo il campo dopo essersi difesa in modo posizionale, situazione che sicuramente non si sposa con le caratteristiche di Paulo. Può e deve in ogni caso dare di più.
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