Juventus-Torino: Top&Flop

Top

De ligt

Conferma il momento di forma strepitoso, e lo condisce con un gran gol. Difende per sé e per i compagni di reparto, rendendosi protagonista di alcuni interventi prodigiosi

Flop

Zakaria

Pessima prestazione del centrocampista svizzero, che sbaglia davvero tanto, soprattutto in un occasione dove poteva mandare in porta il compagno. Tuttavia, va detto che non è quel tipo di giocatore. Pensavo potesse essere propedeutico all'inserimento contemporaneo di Arthur e Locatelli, ma ad oggi sembra l'ennesimo mediano a cui Allegri chiederà di fare la mezz'ala, e non mi sembrano le sue caratteristiche nonostante il gol al debutto.

Allegri

Si potrebbe parlare della pessima prestazione degli attaccanti, o del centrocampo davvero mal assortito, ma credo che quando in una partita contro una squadra inferiore l'unico a spiccare sia un difensore centrale, le colpe debbano ricadere principalmente sulla guida tecnica. Schierare tre attaccanti non equivale a diventare una squadra propositiva, e se nelle scorse partite avevamo visto tanta abnegazione in fase di non possesso, che non aveva però condizionato la lucidità in avanti, ieri hanno trascorso 90' minuti a inseguire Singo e Vojvoda, senza ricevere mai la palla in situazioni a loro congeniali. Inoltre, trovo assurdo l'aver abusato della ricerca diretta della punta anche contro il Torino di Juric, poiché tutti conoscono il loro modo di difendere, e impostando la partita in quel modo hai di fatto consegnato Vlahovic a Bremer. Trovo inconcepibile non provare a creare una connection Locatelli-Arthur, e allo stesso modo faccio fatica a capire come McKennie, il più in forma del reparto mediano, venga lasciato in panchina, a meno che non lo abbia fatto in ottica Champions League. Il Torino non è sicuramente una squadra che predilige tenere il possesso palla, eppure lo hanno fatto più di una sulla carta più forte, e che avrebbe dovuto cercare di arginare l'aggressività degli uomini di Juric con la qualità e il palleggio, piuttosto che - citando le parole che sovente usa l'allenatore - mettersi a loro livello, per poi uscirne comunque con le ossa rotte.