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Un passo avanti, due passi indietro. Oltre i sentimentalismi: Dybala-Lukaku è uno scambio con poco senso

I dubbi su questa operazione di mercato

Scritto da Fabio Villani  | 

In merito al presunto scambio tra Paulo Dybala e Romelu Lukaku penso di essere in una posizione contraddittoria, poco sentimentale, poco romantica e molto più basata sul gioco degli incastri che si andranno a formare nella nuova Juventus di Maurizio Sarri 2019-2020.

Mi spiego: reputo scorretto sfogare tutte le frustrazioni su Dybala perchè le nostre proiezioni su quello che doveva e poteva diventare sono state spazzate via da una serie di fattori (dall'allenatore precedente che non ha mai trovato una collocazione tattica in cui potesse brillare al lavoro svolto sul suo fisico, dalla sua attitudine controversa alle sue caratteristiche fisiche e tecniche). 

Se Dybala, dopo l'Aprile del 2017 in cui molti giocavano (sbagliando già allora) a paragonarlo con Messi, non è diventato uno dei primi dieci giocatori al mondo non vuol dire che sia un giocatore inutile, un giocatore scarso da scaricare via il prima possibile. Anche perchè nonostante non sia diventato Messi (ma chi può ambire oggi a diventare come Messi?) il suo contributo, spesso dimenticato, l'ha anche dato: il campionato 2017-2018 porta soprattutto la sua firma con gol e assist decisivi, in barba al suo utilizzo e ai mille discorsi sul suo conto nel calcio di Allegri molto più dominato dalla fisicità.

D'altra parte non me la sento nemmeno di mortificare Paratici e Nedved nel caso in cui volessero cederlo: hanno tutto il sacrosanto di diritto di farlo se colgono un'opportunità che ritengono giusta per tutte le parti in causa, soprattutto se con questo tipo di operazione riusciranno a costruire una Juventus più forte ma soprattutto più funzionale alla causa del calcio di Sarri.

Malgrado i tentativi poco argomentati che suonano più come slogan pubblicitari da ripetere ogni anno su ogni operazione,  del tipo "sanno quello che fanno anche se all'apparenza non vedo motivi logici", "hanno comunque vinto 8 scudetti", "se non ti sta bene vai a tifare Inter/Milan/Lazio/West Ham/Carrozzeria da Gigi F.C.", quello che mi fa storcere il naso non è la partenza di Dybala quanto l'arrivo di un giocatore come Lukaku.

Anche qui si commette l'errore di banalizzare pregi e difetti del calciatore belga: Lukaku non è un giocatore scarso. Non è un giocatore lento. Non è un giocatore inutile.

Lukaku, per quanto mi riguarda, appartiene più o meno alla stessa categoria di Dybala: un calciatore che aveva tutte le carte in regola per sfondare e che per vari motivi non ce l'ha (ancora) fatta. 

In buona sostanza quello che mi preoccupa di tutta questa operazione è l'adattabilità al calcio di Sarri ma anche la  presunta compatibilità di Lukaku con Cristiano Ronaldo, una propaganda che lo scorso anno ha portato, ancora una volta, alla titolarità fino allo sfinimento di Mario Mandzukic, nonostante le prestazioni del croato fossero ancora una volta deludenti e poco produttive.

Il belga non è un giocatore che tecnicamente può dialogare nello stretto in un calcio  che prevalentemente vedrà la Juventus giocare il 70-80% delle partite nella metacampo avversaria, ha decisamente aumentato nel corso degli anni la sua percentuale di grasso corporeo diventando, purtroppo, sempre più goffo e impacciato anche nei controlli di palla più semplici, in più i costi del suo arrivo sarebbero mostruosi: si parla di una valutazione attorno agli 80 milioni di euro con conseguente ingaggio da 8-9 milioni di euro annui. 

Se queste sono le premesse, temo fortemente che tra due anni ci ritroveremo più o meno nelle stesse condizioni in cui oggi ci troviamo con Gonzalo Higuain: un giocatore in uscita che però ha poche richieste sul mercato che possano soddisfare lui e soddisfare la Juventus.

In un calcio che a grandissimi livelli va sempre più verso la ricerca ossessiva della velocità applicata all'abilità tecnica questo tipo di operazione va in netta controtendenza con quello che le altre big europee stanno facendo già da anni.

In quale direzione vogliamo andare?

Il tridente, messo su carta, composto da Ronaldo e Douglas Costa dietro Lukaku è un tridente ben assortito?

Aggiungiamo alla lista dei dubbi, leciti e non dettati dalla voglia di criticare qualcosa per il gusto di farlo come qualcuno crede, che sono sempre più frequenti i rumors che danno Cancelo in uscita, in direzione Manchester City.

Il tasso tecnico di questa squadra, che durante le passate stagioni ha fatto fatica a costruire gioco e occasioni partendo dal basso, diminuirebbe e non poco.

Se molti, compreso anche me stesso, hanno visto l'allontanamento di Allegri e l'arrivo di Sarri come un segnale positivo per la nuova Juve, questo finale di mercato potrebbe portare a dei passi indietro significativi, soprattutto per quanto riguarda le nostre ambizioni europee.

Ne vale davvero la pena?


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