Juventus, la chiave è l'emozione.
Uno stadio raramente pieno, una tifoseria frammentata, cosa manca a questa juventus?
6 luglio, data in cui le prime squadre cominciano ad andare in ritiro, prime foto, prime ufficialità di calciomercato e i tifosi in fermento. Purtroppo è innegabile che in gran parte della tifoseria bianconera, in questo momento, la classica eccitazione da precampionato venga a mancare.
Perché? Può essere solo a causa della conferma di Massimiliano Allegri? Andiamo nei particolari e vediamo quale dev'essere la priorità del nuovo management juventino.
La chiave della rinascita bianconera targata Andrea Agnelli dal 2010 in poi, oltre ovviamente alle vittorie che sicuramente aiutarono il pubblico a far accrescere la fiducia nei confronti del Patron e della dirigenza, fu il rispetto reciproco, l'entusiasmo che quella juventus emanava, la vicinanza ai tifosi mai messa in dubbio, il presidente che parlando a tifosi diceva "Chiamatemi Andrea". Ecco, tutte queste caratteristiche sono andate pian piano scomparendo; il prezzo di un posto allo stadio saliva, le divisioni interne classiche in ogni tifoseria venivano alimentate dalla comunicazione interna, esempio più lampante l'annuncio del ritorno di Massimiliano Allegri, scelta legittima dal punto di vista tecnico (nonostante fino ad adesso si sia dimostrata errata) ma annunciata con l'hashtag #AllegriIn, andando a sbeffeggiare quella parte di tifoseria anche abbastanza corposa, che avrebbe preferito altro, scegliendo di mettere da parte una fetta dei suoi "stakeholder".
Il calcio è sport, lo sport è emozione, passione, tutto ciò che sta mancando e che è mancato alla Juventus e che sarà essenziale per la nuova Signora che si costruirà; importante sarà affidare la comunicazione a chi davanti ai microfoni saprà dimostrarsi convinto delle scelte prese, a differenza di quanto successo con Scanavino che, confermando Allegri anche per la stagione 23/24 a Sky sport, non ha usato parole e metodi convincenti, dimostrando quanto parte della società in primis non sia stata pienamente convinta della scelta effettuata.
Fondamentale sarà riassegnare al campo il ruolo di protagonista assoluto in juventus, troppe volte messo da parte per ragioni interne (Superlega-CDA) ed esterne (Tribunali e sentenze varie). La juventus è una squadra di calcio ed i suoi tifosi la amano per questo, per il modello gestionale che è sempre stata e che dovrà tornare ad essere.
Tutti i tifosi bianconeri aspettano di tornare ad emozionarsi, consapevoli delle difficoltà nel rimettersi in piedi, ma consapevoli che, citando una frase a suo modo storica, la juventus non muore letteralmente mai.
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