Douglas Costa: facciamo chiarezza
A cura di Fabio Villani
Se c'è qualcosa che non sopporto, nell'ambito dell'informazione e delle opinioni sportive e non, è la mistificazione della realtà per creare una narrativa che non esiste e fare in modo che questa narrativa sia uno strumento di consenso o malcontento nei confronti di tizio o caio.
È qualcosa che trovo disdicevole e preoccupante in ambito politico, economico, sociologico. Per quanto riguarda lo sport spesso mi faccio un'amara risata sopra.
Su Douglas Costa de Souza, l'ala sinistra della Juventus acquistata lo scorso anno dal Bayern Monaco, si è detto e scritto di tutto. Sia sulle sue attitudini tecnico-tattiche, sia sul suo utilizzo in campo, sia sui poteri traumaturgici del suo attuale allenatore nel “migliorarlo” in tutti questi aspetti.
In queste ore una sua intervista, fatta direttamente dal ritiro russo della sua nazionale, è rimbalzata anche in Italia. Con la narrativa di cui sopra (è stato Allegri a farlo diventare decisivo) ad avere maggiore risalto.
In realtà il corretto virgolettato di Douglas Costa, alla domanda “cosa le ha insegnato l'Italia?” è questo: «Ad aspettare, anzi mi correggo: a essere pronto. Quando entro so che posso essere subito efficace. Con Allegri è successo tante volte. Da me ci si aspetta la reattività, la risposta immediata».
Una risposta che sottolinea quello che è stato il ruolo di Douglas Costa nella Juventus di quest'anno: un giocatore spesso utilizzato come spacca-partite a gara in corso.
Nel pomeriggio una delle twistar più apprezzate del web bianconero ha scritto il seguente tweet:
“Sfatiamo un mito, da settembre Douglas Costa ha giocato quasi sempre titolare, riposando (o subentrando) solo nelle gare prima o dopo la CL, dove tra l'altro è sempre stato titolarissimo”.
Non ho nulla, ovviamente, contro Sandro Scarpa. Spesso ci siamo bacchettati nel corso degli anni ma mai con cattiveria e soprattutto, riconosco la sua capacità di trolling e la sua ironia (nonostante il dibattito da bar con le altre tifoserie sia qualcosa che mi interessa relativamente).
Mi sembra giusto rispondere facendo un minimo di fact checking sui numeri e l'utilizzo del calciatore brasiliano.
A Settembre Douglas Costa è partito titolare contro Barcellona, Chievo e Torino, è subentrato a partita in corso contro il Sassuolo al minuto 33 del secondo tempo. Non ha visto il campo contro la Fiorentina.
Nel mese di Ottobre il nostro è partito titolare solo contro la Lazio (sostituito dopo aver fatto il suo primo gol in Serie A al minuto 9 del secondo tempo) e contro la Spal.
È entrato a partita in corso contro l'Atalanta (a 12 minuti dal termine), contro lo Sporting Lisbona (7 minuti d'utilizzo e assist vincente per Mandzukic per il 2-1 definitivo) e contro l'Udinese nella larga vittoria per 2-6 della squadra di Allegri (ben 22 minuti di utilizzo). Contro il Milan a San Siro Douglas Costa non è mai entrato in campo.
Arriviamo a Novembre, mese in cui ha visto più minuti: titolare contro Olympiakos, Benevento, Barcellona e Crotone (3 volte su 4 sostituito). Subentrato nella trasferta di Lisbona (al minuto 17 del secondo tempo) e in quella di Genova contro la Samp (entrato al minuto 27 della ripresa al posto di Cuadrado).
Il cambiamento di modulo da parte di Allegri, che passerà dal centrocampo a 2 a quello a 3 con l'inserimento di Matuidi, farà risentire molto il minutaggio del calciatore della nazionale verdeoro.
Infatti nonostante la maglia da titolare nello scontro diretto contro il Napoli (partita in cui era assente per indisponibilità Mario Mandzukic), sarà nuovamente nello starting 11 della formazione bianconera solo nella partita di ritorno contro i greci dell'Olympiakos (a qualificazione praticamente già ottenuta) e contro il Bologna (sostituito al 25esimo del secondo tempo).
Nelle restanti gare: 0 minuti contro Inter, Roma e Verona.
Tutto si può dire tranne che il suo sia stato un minutaggio da titolarissimo.
Nel corso dei mesi successivi Douglas Costa vedrà aumentare le partite da titolare e avrà un ruolo decisivo per lo scudetto bianconero (anche partendo inspiegabilmente dalla panchina come in Juve-Milan, Juventus-Sampdoria e Juventus-Bologna). Non va dimenticato, per correttezza, il ruolo che hanno avuto gli infortuni in molte scelte: Cuadrado è tornato ad allenarsi con il gruppo solo il 27 Marzo, Bernardeschi ha avuto un pesante stop di svariati mesi e non ha praticamente più visto il campo dopo Gennaio, Dybala è stato costretto alla panchina sia per scelte tecniche (soprattutto a Dicembre-Gennaio) sia per uno stop fisico che lo costringerà al rientro solo alla vigilia della partita di ritorno contro il Tottenham in Champions League.
Non avremo mai quindi la controprova di quello che sarebbe stato l'utilizzo di Douglas Costa se tutti i componenti della rosa fossero stati arruolabili in questo periodo di riferimento. Non è e non vuole essere, ovviamente, questa la sede per fare dei processi pre-intenzionali sulle scelte di Allegri: semplicemente mi sembrava giusto ribadire quelli che sono i numeri e fare un minimo di chiarezza.
Se siete interessati al minutaggio totale di tutti i calciatori della Juventus 2017-2018 vi rimando a questo link.
Al nostro Douglas non posso fare altro che augurare un mese glorioso in quel di Russia!
💬 Commenti