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Ode a Pavel Nedved

Perchè è giusto ringraziare il vicepresidente della Juventus

Scritto da Fabio Villani  | 

 

Ode a te Pavel Nedved. Perchè da vederti in campo da giocatore è sempre stata un'emozione unica, perchè quel mix di tecnica pura abbinata ad una cattiveria fuori dal comune e soprattutto una voglia pazzesca di migliorarsi l'ho vista in pochi, pochissimi.

 

Ode a te Pavel Nedved, perchè il tuo gol al Garilli in quella domenica soleggiata di fine Aprile ha fatto in modo che fosse possibile anche la festa più grande di tutte in quella domenica soleggiata di Maggio.

Ode a Pavel perchè la stagione 2002/2003 rimane ancora quella più dominante di un singolo calciatore juventino degli ultimi anni, ultimo pallone d'oro non a caso. E vogliamo parlare delle sue prestazioni in quella Champions League? Il gol a Real e la corsa verso la Curva del Delle Alpi? Vogliamo parlare delle lacrime, lacrime vere, dopo quel giallo? 

Non ci sarebbe nemmeno il bisogno di dirlo ma ode a te, Pavel Nedved, per essere rimasto alla Juventus anche in Serie B.

Ode a Pavel Nedved perchè ha deciso di ritirarsi in tempo, senza troppi fronzoli. Senza alcuna polemica o dietrologia. Ma soprattutto perchè poteva ritrovarsi Campione d'Europa un anno dopo con l'Inter di Mourinho e disse di no. All'epoca avevo 20 anni, non te l'avrei mai perdonato un tuo approdo in nerazzurro. Oggi che vado verso i 30 avrei compreso anche quella scelta, ma ti ringrazio ancora oggi.

Ode a Pavel Nedved per aver sposato il bianconero anche da dirigente, per aver fatto da tramite con la squadra in tutti questi anni mettendo una pezza anche su situazioni delicate e rapporti logori. Nonostante in molti credono alle favole nessuna squadra di calcio in qualunque categoria è il mulino bianco, ci vogliono uomini con gli attributi per far mantenere gli equilibri e far tirare la barca nella stessa direzione.

Ode a te Pavel Nedved perchè nel tuo sguardo e in quello di Fabio Paratici intravedo la Juventus, quella vera. Quella che sa dire addio.

Quella società che era e rimane più imporante di qualunque tesserato che sia un presidente, un giocatore, un dirigente, un magazziniere.

Quella società che ha saputo dire addio, con cinismo e freddezza, a Dino Zoff, Giampiero Boniperti, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, David Trezeguet, Mauro Camoranesi, Claudio Marchisio, Antonio Conte, Gianluigi Buffon e oggi a Massimiliano Allegri.

Ode a te caro Pavel Nedved, perchè nel calcio dell'iper-professionismo l'amicizia è un valore indubbiamente importante. Ma la lucidità e la forza delle idee lo sono di più.

Ode a te Pavel Nedved perchè non ho alcun tipo di dubbio: la scelta che farai, per quanto riguarda il prossimo allenatore della Juventus, sarà sicuramente la migliore. L'accetterò in estrema serenità, qualunque essa sia. La Juventus non è finita nel Luglio del 2006, non è finita nel Luglio del 2014 e non è sicuramente finita il 18 Maggio del 2019.

Ode a te Pavel Nedved...perchè non sarai un piemontese falso e cortese ma sei un ceco con due palle enormi. La mia juventinità la rivedo in te.


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