Che cosa sta combinando Sarri?
Riflessioni sull'operato iniziale del mister bianconero
Perché giocano Matuidi, Khedira, Bernardeschi?
Che fine ha fatto Emre Can?
Perché il gioco non convince? E Dybala?
Ma che fa Sarri?
Queste sono le domande che leggo con più frequenza tra i tifosi della Juventus.
Proviamo a ragionare insieme, punto per punto, e mettiamoci per una volta nei panni dell’allenatore.
Partiamo dai più utilizzati. Perché gioca Matuidi?
La scusa che c’è Ronaldo e che quindi serve il francese per fare un certo tipo di lavoro reggeva all’inizio, quando Sarri schierava il 433 (che in fase di non possesso diventava un 442 asimmetrico osceno). Nel 4312, l’unica ragione accettabile è che Rabiot non è (era ormai) presentabile. Giocatore troppo indietro fisicamente e da recuperare mentalmente, come lo stesso Sarri ha fatto intendere. In poche parole Matuidi, che comunque dal punto di vista atletico è stato tra i migliori, gioca per mancanza di alternative.
E Khedira? Son dell’idea che dietro la scelta di Sarri per il ruolo di mezzala destra ci sia lo zampino di Pjanic, che potrebbe aver suggerito all’allenatore il giocatore con cui ha più sintonia. Presunta o reale, non lo so. Semplici meccanismi del passato che a inizio stagione conviene sempre sfruttare. Meccanismi che con Sarri cambieranno ed effettivamente stanno cambiando, come dimostra il minutaggio di Bentancur in forte crescita.
Entrambi hanno 16 convocazioni: Khedira 15 presenze stagionali e 876 minuti giocati, Benta 13 per 665 minuti. Da non dimenticare che Rodrigo è arrivato dopo per via della Copa America. Khedira il giocatore più sostituito (10), Benta il più subentrato (7). Dovrebbero essere loro due i protagonisti del primo switch nella formazione titolare.
E Bernardeschi? Il discorso se vogliamo è ancora più semplice. Douglas Costa e Ramsey, giocatori di gran lunga superiori per qualità e imprevedibilità, sono entrambi “marci”. Nel senso che non sono affidabili fisicamente, un po’ come è stato Chiellini in questi anni. Berna 12 presenze, Ramsey 8, Douglas solo 6. È palese che Sarri abbia dovuto (e voluto) gestire i due giocatori più talentuosi, e sono molto sereno da questo punto di vista. Voglio averli entrambi a disposizione a marzo-aprile quando si spera giocheremo quarti e semifinali di Champions. Sono queste 4 partite che contano davvero (più ovviamente l’eventuale finale). Non voglio giocarmi un altro quarto con i più forti in infermeria. In Serie A la nostra panchina basta e avanza, magari non per le goleade, ma per i 3 punti…
Non difendo Bernardeschi, difendo Sarri. Apprezzo molto l’attuale gestione fisica dei giocatori più “delicati”.
Capitolo Emre Can. Qui sono io il primo a non capire. Lo ammetto. Ero convinto che sarebbe stato lui l’Allan del Sarri juventino. Mi sono sbagliato. Il tedesco, classe ’94, a oggi è l’unico vero spreco in rosa. Sicuro partente a gennaio, non so se dietro possa esserci qualche ragione che noi non conosciamo. Qualcuno in TV dice che è già ceduto da tempo, per fare plusvalenza, ma mi chiedo: se non gioca mai riesci a venderlo alla cifra che vuoi? Aspettiamo e magari capiremo.
Di Dybala titolare non parlo nemmeno. Higuain è una prima punta e fa un lavoro che non fa nessun altro. Di fatto Paulo si gioca il posto con Ronaldo, sta meglio e meriterebbe più spazio (è il secondo giocatore più subentrato dopo Bentancur). Però, abbiamo visto tutti cosa è successo con il Milan per una semplice (e giusta) sostituzione.
Dybala trequartista dietro Ronaldo e Higuain è una suggestione, ma per il momento (come ci ha spiegato Sarri) non abbiamo equilibrio. Sono tre giocatori che non difendono, o difendono poco.
Capitolo bel gioco. Semplice conseguenza di quanto detto finora: se giochi con Matuidi e Berna non puoi avere gli stessi risultati rispetto a quando puoi schierare Ramsey (magari mezzala) e Douglas Costa. Bisogna fare i conti con la realtà. Dipende quasi tutto da loro.
Calma e attendiamo le partite che più ci interessano.
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