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Impressioni d’Agosto, a una settimana dal campionato

Analisi reparto per reparto della Juve pronta all'esordio

 

A cura di Marco Rogério

Finite le amichevoli. Tottenham, Inter, K-League Stars, Novara, Atletico, Triestina. Nessun bilancio. Parliamo di impressioni e sensazioni. Chi resta? Cosa succederà?
Prime indicazioni, giocatore per giocatore.

Cominciamo dall’attacco, che tra tutti i reparti forse è quello più facile da valutare.
Ronaldo a sinistra e Costa a destra sono le grandi certezze. Si partirà da loro due. Poco da aggiungere.
Altra certezza pare sia la volontà di cedere Mario Mandzukic, visibilmente svogliato nelle ultime uscite. Tra gli attaccanti è lui quello che più di tutti sembra fuori dal progetto tecnico.

Capitolo incertezze. Bernardeschi. Se da una parte può ricoprire un ruolo importante, da jolly diciamo, e alternarsi con gli esterni su entrambe le fasce garantendo una maggior copertura in fase difensiva; dall’altra, anche in queste prime uscite continua a mostrare il suo principale difetto: l’ultimo passaggio. La scelta finale, quasi sempre sbagliata. C’è un modo per rimediare a ciò? Forse.
Sarri ha parlato di Federico in questi termini: “Mi piace molto, però è discontinuo. Vedo che fa alcune grandi partite ed altre in cui potrebbe dare di più. Credo che sia venuto il momento per lui di giocare bene in un ruolo solo, senza cambiare di continuo…”
Ecco, è arrivato il momento di specializzarsi, Federico. Quanto tempo ci vorrà? Per ora Sarri sembra vederlo bene come esterno di destra. Sicuramente, giocare sempre nello stesso ruolo lo aiuterà.
In passato si era parlato anche di un arretramento come mezzala, io lo vedrei ancora meglio esterno di sinistra. Quindi, non più a piede invertito. In questo modo avrebbe meno occasioni per accentrarsi e sarebbe più limitato ai cross e al massimo alla chiusura dell’azione. Compiti leggermente più facili per chi non sa mai che scelta fare quando si trova nella trequarti avversaria.
Staremo a vedere, di certo Bernardeschi non è un bidone come molti lo stanno etichettando, e come detto in precedenza tra gli esterni è il migliore nella fase difensiva.

Discorso Dybala. Se Bernardeschi è il primo della lista tra i giocatori da “specializzare”, Paulo potrebbe essere il secondo. In che ruolo lo metto?
Le prime indicazioni sono chiare: mai più esterno, mai più trequartista, ma punta. Punta. Centrale. Deve giocare il più possibile vicino all’area e alla porta. Poter tirare appena ne ha l’occasione. Il miglior finalizzatore della rosa dopo Ronaldo deve essere messo in condizioni di poter fare gol. L’esperimento sulla fascia è da abbandonare definitivamente. Tutttocampista, non ne parliamo nemmeno.
Il suo continuo svariare, inoltre, è l’ideale per liberare gli spazi per le incursioni in area di Ronaldo e Khedira. Khedira… parleremo anche di Sami.
Dybala punta centrale è a tutti gli effetti la scommessa più importante di Sarri. Non è ancora una certezza, non può esserlo visto che il mercato è ancora aperto, ma la sensazione è che per il nostro nuovo allenatore Dybala sarebbe perfetto.

Veniamo a Higuain. Gonzalo è l’uomo di Sarri. Chi meglio di lui conosce il suo gioco? Chi più di lui si è esaltato con gli schemi del mister?
Higuain ha caratteristiche e movimenti che lo rendono unico nel nostro reparto d’attacco. Ancora oggi, nonostante l’ultimo anno complicato, averlo in squadra può fare davvero comodo. Fossi io a decidere, non avrei dubbi. Lo terrei sempre. Forse l’unica controindicazione, chiamiamola così, potrebbe essere la “rivalità” interna che si verrebbe a creare con Dybala, e paradossalmente potrebbe far male a entrambi. Sia Paulo che Gonzalo sono giocatori emotivi e hanno bisogno di sicurezze. Se esiste anche una sola possibilità di far accettare a Higuain il ruolo di alternativa di lusso, allora siamo a cavallo. Su questo sarei ottimista: la voglia di restare del Pipita è così grande che potrebbe accettare di tutto, pur di non finire “abbandonato” chissà dove.
Ma come dicevamo, queste sono solo impressioni d’agosto. Tutto è ancora in evoluzione. Il mercato è aperto e l’ombra di Icardi non è per nulla svanita. Mauri Icardi, il che manca nello store della Juve. Con il PSG interessato a Dybala può succedere di tutto. Facciamo gli scongiuri!

Passiamo al centrocampo. Fin dalle prime uscite ho avuto sempre un dubbio. Una perplessità. E se provassimo a invertire Pjanic con Rabiot? Chiodo fisso. Pjanic ha una fantasia e una classe che davanti la difesa non riesce mai a esprimere a pieno, sembra soffocato, mentre da mezzala avrebbe o potrebbe avere quella libertà di movimento (e mentale) che ora gli manca. Soprattutto in una squadra che vuole giocare corta e alta. Rabiot d’altro canto, per quel poco che abbiamo potuto vedere, mi è piaciuto anche davanti alla difesa. Più aggressivo, senza rinunciare alla qualità.
È probabile che Sarri li abbia già provati in allenamento? Può essere. Vedremo a stagione in corso.
Khedira in rampa di lancio. Se si gioca con il falso 9, lui e/o Ramsey diventano importantissimi. Sono i migliori nell’inserirsi in area e ad andare alla conclusione. Chi l’avrebbe mai detto che l’esubero degli esuberi avrebbe ribaltato ogni previsione?
La mia opinione? Se sta bene Sami è ancora il più forte che abbiamo.
Se non sta bene, abbiamo un Ramsey in più, finalmente a disposizione. Sono bastati pochi minuti per capire il livello qualitativo di questo giocatore. Alta classe. Khedira e Ramsey possono essere l’ago della bilancia della nostra stagione. Averne sempre almeno uno a disposizione può garantirci qualità e gol che nell’ultimo anno sono mancati tantissimo.
Passiamo a Bentancur. Un po’ come per Bernardeschi e Dybala, è arrivato anche per lui il momento di specializzarsi. È un regista, una mezzala, un mediano… cosa sei Rodrigo? È ora di scoprirlo. Sarri pare abbia le idee chiare pure stavolta. Deve giocare davanti la difesa. Discorso chiuso. Forse allora non sarà Rabiot a togliere il posto a Pjanic, bensì don Rodrigo. A me non dispiacerebbe.

Chi sembra un po’ in difficoltà per ora è il duo Emre Can & Matuidi, titolarissimi degli ultimi mesi. Se per Matuidi era abbastanza prevedibile che con Sarri avrebbe avuto vita breve, per Emre Can il discorso cambia. È difficile immaginarlo ai margini di questa rosa. Infatti, nonostante l’estate non troppo esaltante, non credo ci saranno particolari problemi. La stagione è lunga, Ramsey e Khedira come sappiamo non sono integri al 100%, avranno bisogno di ruotare, e per finire un “equilibratore” del livello di Emre Can conviene sempre averlo. Non voglio credere a una sua cessione.

Parliamo della difesa. Questo è il reparto che più di tutti sembra un cantiere aperto. Non tanto per la scelta dei giocatori titolari, questi dovrebbero essere Danilo, de Ligt, Chiellini, Sandro; ma più che altro per gli automatismi, i gol subiti, movimenti, ecc. C’è da lavorare. Si sapeva. Non è facile cambiare un atteggiamento, una filosofia. Tempo al tempo. Senza preoccupazioni.
Parlando dei singoli, Demiral ha vinto il confronto con Rugani. Sarà il turco il quarto centrale, sulla carta, mentre Daniele verrà sacrificato per questioni di bilancio. Questo è quanto trapela. Rimarremo quindi con quattro centrali, di cui uno è Chiellini neo-trentacinquenne. Poi, Bonucci che per molti non è adatto al gioco di Sarri (non mi pronuncio), più i due ventenni già molto forti. Staremo a vedere.

Una settimana all’inizio del campionato. Impressioni d’agosto. Le mie sensazioni sono molto positive. Possiamo divertirci davvero tanto.
Mercato permettendo.


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