Il talento sprecato
de Ligt e la nuova Juve
“Ricorda che la cosa più triste nella vita è il talento sprecato. Puoi avere tutto il talento del mondo, ma se non fai la cosa giusta, non succede niente”…. Questa è la frase che viene detta da Lorenzo Aniello,a suo figlio Calogero nel meraviglioso film A Bronx Tale (anno 1992, regia di Robert De Niro ndr).
Contro il Napoli la Juventus ha confezionato la sua seconda sconfitta stagionale, ma è quasi una “non notizia” visto il momento di difficoltà che attraversa ormai da mesi la compagine bianconera. Ciò che intristisce gran parte del tifo bianconero è la mancanza di una visione chiara per il futuro, sia a livello prettamente calcistico che a livello societario.
É infatti impossibile non notare una completa disomogeneità tra le parole del direttore sportivo Federico Cherubini sui giovani ed un progetto futuro sostenibile (“Esce Cristiano, dobbiamo anticipare il futuro”...intervista pubblicata su Tuttosport il 10 Settembre 2021 ndr) e le parole del tecnico bianconero Massimiliano Allegri, secondo il quale “Fagioli e Ranocchia sono passati dalla seconda squadra alla Serie B, come succedeva 30 anni fa quando il percorso era lineare. Adesso invece chi stoppa bene la palla è già ritenuto da Pallone d’oro. Questo è sbagliato e porta i giovani ad avere responsabilità che invece non competono loro “.
Sfortunatamente questa situazione causa varie problematiche anche immediato. É emblematico il contrasto tra il rinnovo biennale al capitano Giorgio Chiellini ed il conseguente ridimensionamento di Matthijs de Ligt, potenziale fenomeno generazionale e colpo di mercato dell’estate 2019. Il difensore ha iniziato il match di sabato dalla panchina, salvo poi subentrare al 58° del secondo tempo nel caos tecnico-tattico generale nel quale era immerso la squadra bianconera.
L’auspicio futuro è che il ragazzo possa ritrovarsi e diventare uno dei leader della squadra. A riguardo c’è però bisogno che gli venga concessa una fiducia totale e costruito un contesto tecnico-tattico che lo esalti e che gli permetta di mostrare le sue indubbie doti che avevano estasiato mezza Europa negli anni trascorsi all’Ajax.
Il presente però ci dona la triste realtà di un ragazzo in difficoltà ed il timore è quello che abbia fatto una scelta sbagliata per la sua carriera di calciatore. Starà a lui ma soprattutto alla Juventus scongiurare il già citato scenario del “talento sprecato”.
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